NUOVO SERVIZIO: Riabilitazione Pavimento Pelvico

Cos’è il pavimento pelvico?
Un insieme di muscoli che chiude inferiormente il bacino e che ha come compito
quello di contenere e sostenere gli organi al suo interno (vescica, utero e retto).
Un pavimento pelvico in salute determina una buona qualità di vita.

Se hai avuto sintomi come:

  • Perdita involontaria di urina durante uno sforzo
  • Urgenza urinaria
  • Ti è stato diagnosticato un prolasso uterino, vescicale o rettale
  • Senso di peso in vagina
  • Soffri di stitichezza
  • Hai un dolore pelvico cronico
  • Hai dolore durante i rapporti sessuali
  • Soffri di secchezza vaginale
  • Hai subito un intervento chirurgico pelvico
  • Soffri di vaginismo
  • Non hai nessun disturbo, ma vuoi prevenirli

Puoi eseguire una visita per ricevere una corretta diagnosi e fare un percorso di Riabilitazione del Pavimento Pelvico per migliorare o risolvere il disturbo.

Dott.ssa Bevilacqua Sara
Ostetrica specializzata nella Riabilitazione del Pavimento Pelvico

Stampa 3d: in pochi anni dai plastici per l’edilizia alle gessature su misura!

E’ grazie all’opera di uno studente neozelandese che indosseremo un gesso rivoluzionario. Il giovane ha inventato infatti il Cortex Cast (‘Gesso corteccia’), un supporto per arti fratturati prodotto da stampanti 3D. Si tratta di un elemento innovativo sia per la tecnologia che per il materiale utilizzato per produrlo: nylon riciclabile, che abbatterebbe drasticamente i costi di produzione e di smaltimento, oltre al fatto di rendere il “gesso” molto più leggero e utilizzabile sotto la doccia.

COME FUNZIONA
L’arto fratturato viene scansionato in 3D con i raggi X e i dati raccolti vengono trasmessi a un software in grado di riprodurre la forma dell’arto e di mandare in stampa il gesso con tanto di rinforzo nel punto esatto della frattura.
Fantastico!!

Verso una medicina eco-sostenibile e sempre piu’ sicura per l’uomo

Un ingegnere laureato all’Università di Napoli, ha messo a punto un software innovativo che consente di ridurre le radiazioni delle Tac di una percentuale che varia tra il 40 ed il 60 per cento, con indiscussi benefici su un piano di salute per il paziente e di impatto ambientale ed energetico globale.

Si chiama Federica Caracò ed ha ricevuto il premio Health Technology Challenge (Htc), per l’incredibile innovazione in ambito sanitario, al XIX Congresso dell’Associazione nazionale degli ingegneri clinici (AIIC) nel mese di Maggio.

https://napoli.repubblica.it/cronaca/2019/05/31/news/napoli_riduce_le_radiazioni_della_tac_del_60_per_cento_premiata_ricercatrice_della_federico_ii-227647575/?fbclid=IwAR1ITeYZzAGq2gP7LAREYQYie3n3PmP7Ttn3OdQLt8K74jUuT0EU9zF1Vks

Il modello Bio-Psico-Sociale in fisioterapia

Il Modello Bio-Psico-Sociale è un approcio terapeutico che consiste nel considerare come responsabili di una malattia non solo i fattori biologici (un danno o una disfunzione), ma anche quelli psicologici (personalità, ansia, comportamento, ecc..) e sociali (lavoro, credenze, cultura, ecc..); si contrappone al modello Biomedico, che attribuisce la malattia principalmente a fattori biologici, come virus, geni o anomalie somatiche, che il medico deve identificare e correggere.

In particolare nel campo della fisioterapia e riabilitazione, il modello BPS si applica contestualizzando la persona e il suo problema all’ambiente che la circonda (lavoro, tempo libero..), alle credenze, alle aspettative e alle convinzioni che inconsapevolmente possono influenzare la remissione della patologia.
L’intervento non si limita quindi alle classiche terapie manuali o strumentali, ma consiste anche in una serie di percorsi ed informazioni utili a smontare false credenze da parte del paziente e soprattutto ad incoraggiare atteggiamenti positivi e stili di vita adeguati al miglioramento del problema, secondo le più recenti evidenze scientifiche che dimostrano gli incredibili benefici con questo approccio.